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Incontro con i designer e con la curatrice della mostra “Trame creative”

Incontro con i designer e con la curatrice della mostra “Trame creative”

A tre designer provenienti da regioni italiane –Abruzzo, Sardegna e Toscana– è stato chiesto di rappresentare le caratteristiche della pasta: la sua forma, la sua rugosità, la sua geometria attraverso arazzi in maglia jacquard. Tre regioni, tre progetti e uno degli ingredienti più conosciuti nel mondo, la pasta, come fonte di ispirazione creativa.

Nell’incontro che si svolge all’Istituto i designer ci parleranno della loro ispirazione e ci racconteranno della progettazione e realizzazione dei loro arazzi, in un dialogo moderato dalla curatrice della mostra.

La curatrice, Elena Santi, architetto e designer, si è formata come architetto ad indirizzo tecnologico. In anni di esperienza ha affinato competenze nella progettazione di design di interni e allestimenti accanto ad una spiccata predisposizione alla direzione artistica e al project management di progetti complessi come OpenDesignItalia e di mostre itineranti presso gli Istituti Italiani di Cultura. Vincitrice del concorso regionale dei giovani designer della città di Modena. Nel 2018 è stata nominata tra i 100 professionisti partecipanti all’Italian Design Day.
Arago Design (Abruzzo) è l’alter ego dei designer e artigiani ceramisti Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano. La creatività dei due progettisti abruzzesi nasce dall’osservazione della dimensione naturale e di quella umana e dallo studio dei legami tra i due mondi. I frutti di tale percorso si esplicitano in prodotti in cui sono costantemente presenti l’arcaico e la contemporaneità, la sacralità e la leggerezza.
Giulia Ciuoli (Toscana) si è laureata come Tecnico di Progetto in Tessile presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di progettazione tessile, ricerca e archiviazione di tessuti collaborando come free-lance con aziende del settore Moda pelletteria e del settore arredo outdoor. Ha lavorato per molti anni nell’ambito dell’artigianato tessile per poi diventare progettista.
Roberto Virdis (Sardegna) si è dedicato allo sviluppo di progetti relativi all’artigianato e al design ad esso collegato. La collaborazione con i più importanti maestri artigiani della Sardegna per i quali ha disegnato sedie, tavoli e altri complementi di arredo lo ha portato ad imparare il linguaggio e la grammatica della tradizione sarda. La sua progettazione è la traduzione di un saper fare tradizionale in una creatività che guarda all’innovazione.

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  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia a Varsavia / IIC Varsavia | IIC Zagabria
  • In collaborazione con: Associazione Alimentae e OpenDesignItalia