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Presentazione della Mostra | Alla ricerca di città invisibili, nuove metodologie archeologiche

L’inaugurazione della mostra Alla ricerca di città invisibili: nuove metodologie archeologiche sarà preceduta da una presentazione a cura degli studiosi dei team direttamente impegnati nelle ricerche, Guido Vannini, Andrea Vanni Desideri e Silvia Leporatti dell’Università di Firenze, Salvatore Piro dell’ Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC) di Roma e Andrzej Buko, Tomasz Herbich e Robert Ryndziewicz dell’Istituto di Archeologia e Etnologia dell’Accademia Polacca delle Scienze (PAN) di Varsavia.

La presentazione sarà tradotta in simultanea in italiano e polacco

La mostra presenta i risultati di un progetto italo-polacco – attivo dal 2017 e giunto alla conclusione della sua fase attuale – dedicato alla sperimentazione di nuove metodologie di diagnostica archeologica, messo a punto fra il CNR-ITABC (ora ISPC) di Montelibretti, l’IAE-PAN di Varsavia e l’Un. di Firenze (Cattedra di Archeologia Medievale), che integra il tradizionale approccio nel campo delle prospezioni geofisiche con le procedure proprie dell’archeologia leggera (l’archeologia storica, ‘senza scavo’) avvalendosi di metodi quali le stratigrafie degli elevati e del paesaggio e l’archeomatica.

I due casi-studio scelti sono stati: la Sandomierz polacca, città arsa dalla scorreria mongola del 1258 e ricostruita sul versante opposto della sua piccola valle come città regia nel 1286; la Semifonte valdelsana, una città ‘Signorile’ vissuta un quarto di secolo (1177-1202), dalle cui ceneri si sviluppò un autentico mito medievale europeo, da allora identitario per tutte le successive generazioni delle genti del territorio di riferimento e, in qualche misura, della stessa Firenze che pure, con Siena alleata (l’unica volta nella loro storia complessa!), la distrusse.

I due siti sono stati selezionati anche per il loro fascino di città completamente ‘perdute’ e in diversa maniera ‘ricostruite’: Sandomierz, ricostruita nelle immediate vicinanze, sul versante opposto della valle la Vistola; Semifonte, tramandata da una memoria condivisa e incredibilmente tenace, identificata con un esperimento di ‘città Signorile’ medievale unico nel suo genere.

SCARICA QUI IL PIEGHEVOLE DELLA MOSTRA

 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura | Włoski Instytut Kultury
  • In collaborazione con: Instytut Archeologii i Etnologii PAN, Università di Firenze, ISPC-CNR