Il concerto è dedicato alla musica composta per donne prigioniere. Nei ghetti dell’Europa centrale, nei Lager del Terzo Reich, nei gulag sovietici, nei campi di concentramento giapponesi, donne di ogni provenienza geografica e sociale, resistenti politiche, musiciste colte o dilettanti, combattenti e pacifiste, scrivevano o cantavano per farsi coraggio, per addormentare i loro bambini, per confortare i malati, per sognare. Tra i Campi di concentramento femminili del Terzo Reich, Ravensbrück, aperto il 15 maggio 1939 sulle rive del lago di Fürstenberg/Havel, era il più grande. Tra il 1939 e il 1945 furono deportate 110.000 donne. Di queste, 92.000 furono vittime di esperimenti medici, uccise per gasazione o trasferite presso i Campi di sterminio. Vittime di infortuni sul lavoro o sfruttate fino alla morte nella fabbrica della Siemens AG. Le donne incinte erano obbligate ad abortire oppure selezionate per la gasazione; in un secondo momento ebbero il permesso di portare a termine la gravidanza, ma solo come ulteriore, efferato strumento di tortura: i neonati venivano strangolati o annegati davanti ai loro occhi. Ciononostante, a Ravensbrück furono allestite clandestinamente scuole e fiorì una importante attività musicale: tra le deportate vi erano molte compositrici e musiciste professioniste.
Francesco Lotoro
Nato a Barletta nel 1964, è pianista, compositore, direttore d’orchestra e docente presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, dove ha conseguito il diploma di pianoforte, continuando poi i suoi studi con Kornel Zempleny e Laszlo Almasy presso la “F. Liszt” Music Academy di Budapest. Per diversi anni ha insegnato pianoforte anche presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia. È autore, tra l’altro, dell’opera Misha e i Lupi e della Suite Golà per cantante e orchestra da camera. È autore di numerosi volumi di musicologia. Nel 1995 ha fondato l’Orchestra Musica Judaica. Da oltre 30 anni è impegnato nel recupero di opere di musica concentrazionaria, oltre 9.000 partiture prodotte in condizioni di assoluta privazione nei campi di concentramento, sterminio e prigionia di tutto il mondo. Un grandioso archivio comprendente 12.500 tra microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste con musicisti sopravvissuti e 3000 saggi di musica concentrazionaria sottoposto dal 2022 a vincolo dal Ministero della Cultura per il suo alto valore storico e culturale.
Anna Maria Stella Pansini
Laureata in canto, pianoforte e musica vocale da camera presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, vincitrice del Premio “Renata Tebaldi” e di numerosi concorsi lirici internazionali. Ha frequentato l’Accademia di Alto perfezionamento per cantanti lirici presso la Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago e attualmente si perfeziona con il soprano Ines Salazar. Ha interpretato le prime parti in tutte le più celebri composizioni del repertorio lirico e lavorato con direttori quali A. Allemandi, F. I. Ciampa, B. Nicoli, V. Galli, B. Venezi, B. Nicoli, G. Fratta, P. Semenzato, R. Gianola, Y. Piaget, P. Hesse. Svolge intensa attività concertistica, dedicandosi anche al repertorio sacro. È docente di canto lirico presso il Liceo Musicale Statale di A. Casardi di Barletta.
Programma
1. Józef Kropiński (1913 – 1970)
Tango (pianoforte)
2. Carlo Sigmund Taube (1897 – 1944)
Ein Judisches Kind (soprano e pianoforte)
3. Bela Bogaty Lustman (1927)
Pieśń z rozpaczy (soprano e pianoforte)
4. Johanna Lichtenberg “Gania” Spector (1915 – 2008)
Traum (soprano e pianoforte)
5. Władysław Szpilman (1911 – 2000)
Mazurek (pianoforte)
6. Anonimo di Munkacs
Dort in dem lager (soprano e pianoforte)
7. Don Giuseppe Morosini (1913 – 1944)
Ninna Nanna (soprano e pianoforte)
8. Henryk Leszczyński (1923 – 2009)
Kołysanka oświęcimska (soprano e pianoforte)
9. Auschwitz-Birkenau, su Mazl di Abraham Ellstein
On a Heym (soprano e pianoforte)
10. Robert Lannoy (1915 – 1979)
Le Berceau [d’apres un poème d’Albert Samain] (pianoforte)
11. Ilse Herlinger Weber (1903 – 1944)
Abschiedslied (soprano e pianoforte)