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Casanova e l’Europa – Celebrando i 300 anni di un mito

CASANOVA (1)

L’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia è lieto di ospitare un evento speciale per celebrare il 300° anniversario della nascita di Giacomo Casanova, una delle figure più affascinanti e poliedriche del Settecento europeo. Per questa occasione si terrà un incontro con l’autore Alessandro Marzo Magno, moderato da Sebastiano Giorgi.

Più di un semplice avventuriero, Casanova fu un uomo di cultura, un diplomatico e un testimone privilegiato del suo tempo, capace di intrecciare rapporti con le più grandi personalità dell’epoca. L’Europa del XVIII secolo era un mosaico di regni, principati e repubbliche legati da scambi culturali e diplomatici, e Casanova ne fu un protagonista attivo. Parlava diverse lingue e intrattenne relazioni con alcune delle menti più brillanti del suo tempo, tra cui Voltaire, Rousseau, Federico II di Prussia e Caterina II di Russia. Viaggiò incessantemente, da Venezia a Parigi, da Londra a San Pietroburgo, passando per la Spagna, la Germania e naturalmente la Polonia, dimostrando una profonda conoscenza delle dinamiche politiche e sociali dell’epoca.
Varsavia, in particolare, rappresentò per lui un punto di passaggio significativo. Nel 1766, durante il suo esilio da Venezia, Casanova giunse nella capitale polacca e frequentò la corte del re Stanislao II Augusto Poniatowski. Il monarca, noto per il suo interesse per le arti e la cultura illuminista, lo accolse nel suo circolo di intellettuali e diplomatici, permettendogli di inserirsi nei giochi politici e nei salotti della nobiltà polacca. Qui Casanova si confrontò con un ambiente in fermento, segnato dalle tensioni tra le grandi potenze europee e dai tentativi di riforma del regno polacco-lituano.
La sua autobiografia, Histoire de ma vie, non è solo il racconto delle sue avventure personali, ma un autentico affresco dell’Europa settecentesca, descritta con un occhio attento e critico. Casanova ci offre un punto di vista unico su un continente in cui la mobilità, gli scambi culturali e le reti di conoscenza erano fondamentali per l’ascesa sociale e intellettuale.
Giacomo Casanova è una figura poliedrica il cui impatto sulla cultura e sulla letteratura è innegabile. Con i trecento anni dalla sua nascita, l’attenzione rivolta alla sua opera non può che crescere, riscoprendo un protagonista di un’epoca che ha plasmato il destino dell’Europa.
Celebrarlo oggi, significa riscoprire non solo il personaggio, ma anche un’idea di Europa aperta, dinamica e interconnessa, in cui le città, da Venezia a Varsavia, non erano solo luoghi geografici, ma nodi di un più ampio circuito di cultura, politica e diplomazia.

Alessandro Marzo Magno, veneziano per tradizione e milanese per vocazione, si è laureato in Storia all’Università di Venezia Ca’ Foscari. Giornalista, dopo essere stato per quasi dieci anni responsabile degli esteri del settimanale “Diario”, dirige il semestrale “Ligabue Magazine” e collabora con “Il Gazzettino”. Ha pubblicato libri di argomento storico, tra i quali “L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo” (Garzanti 2012, più volte ristampato e tradotto in inglese, spagnolo, giapponese, coreano e cinese). Per Laterza è autore di “L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo” (2020, tradotto in giapponese e spagnolo), “Venezia. Una storia di mare e di terra” (2022, tradotto in cinese, greco, polacco e russo) e “Casanova” (2023).

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Varsavia