Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

XVII Giornata del contemporaneo | Mostra fotografica | Andante lento

In occasione della XVII edizione della Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art – promossa da AMACI con il sostegno della Direzione Generale Creativita’ Contemporanea del MiC e la collaborazione della Direzione Generale per la promozione del sistema Paese del MAECI riproponiamo “Andante lento”, mostra fotografica organizzata dall’IIC Varsavia in collaborazione con Tethys Gallery di Firenze

Sabato 11 dicembre 2021: apertura straordinaria dell’Istituto dalle ore 11 alle ore 17

L’evento, che ha riscosso grande successo lo scorso autunno, propone opere di Stefano Amantini, Massimo Borchi e Guido Cozzi, fondatori nel 1991 dell’agenzia fotografica Atlandide Phototravel.

Il titolo della mostra, che prende spunto dal linguaggio musicale, per la musica è un ossimoro: applicato all’esperienza visiva, invece, il riferimento a due tempi diversi intende richiamare un aspetto essenziale del processo che ha portato alle immagini. Vuole descrivere l’andatura di chi viaggia per coprire distanze, ma con la capacità di soffermarsi nei luoghi, su quei dettagli naturali e umani che i viaggiatori riconoscono come la vera essenza del viaggio. Si va, ma con la propensione a rallentare quando si deve.

E la lentezza oggi è la qualità necessaria affinché la fotografia si affranchi dall’eccesso di produzione che il digitale consente e induce, e torni ad essere un atto meditato capace di narrare e emozionare: non più frettolosa rapina di immagine ma consapevole costruzione di un racconto. Le ventiquattro immagini che in questa mostra raccontano l’Italia – una tra le mille possibili – provengono da lavori diversi e per molto tempo hanno vissuto insieme nella penombra dell’archivio. Sono fotografie di luoghi universalmente noti, ma non sono consuete: in osservanza al principio dell’andare lento il fotografo ha mosso qualche passo fuori dal sentiero segnato, si è fermato, ha atteso, contemplato, scattato. Anche la scelta del formato non è casuale: la lettura di una panoramica, come la sua composizione, richiede uno sforzo in più per il controllo di tutti gli elementi, ma è più rispettosa della natura stessa dello sguardo umano, che per capire si sofferma per punti nella visione dell’insieme.

Tethys Gallery, fondata nel 2009, offre occasioni e spazi per organizzare mostre fotografiche, realizzare libri fotografici e progetti personali.

In questo contesto Stefano Amantini ha realizzato “White”, una raccolta di fotografie sulle Dolomiti, ambiente roccioso di forte evidenza materica, reso leggerissimo e evanescente dalle atmosfere evocate. Massimo Borchi ha raccolto stralci di megalopoli in giro per il mondo per la sua “Postmetropolis”, il cui postulato è che l’architettura contemporanea sta trasformando le più grandi città del mondo in realtà indistinguibili, in cui si vanno perdendo le identità locali di forme e colori. Senza spostarsi troppo dalla sede di Tethys, Guido Cozzi ha iniziato – dieci anni fa – il progetto “Botteghe”, documentando un pezzo di Firenze che sta lentamente scomparendo: gli artigiani fiorentini. Attraverso una ricerca sistematica ha fotografato 120 antiche botteghe artigiane del centro, tra le ultime rimaste in questo cambio epocale.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura | Włoski Instytut Kultury
  • In collaborazione con: Tethys Gallery