La mostra illustra la vita e le opere di Gustaw Herling-Grudziński seguendo due fili conduttori: il primo – “Ritratto di un’epoca” – è un sintetico racconto della vita dello scrittore polacco sullo sfondo della storia dell’Europa del XX secolo; il secondo – “Ritorno a Sorrento” – mette in risalto quegli avvenimenti che, con il senno di poi, si sono rivelati decisivi per l’allora giovane Gustaw che appena cominciava il suo percorso letterario.
Gustaw Herling-Grudziński (Kielce, 1919 – Napoli, 2000) è stato scrittore e giornalista, che da soldato ha militato nelle fila dell’esercito polacco agli ordini del generale Anders, con cui ha combattuto in Medio Oriente e in Italia, prendendo parte alla guerra di Monte Cassino. Prima di allora aveva sperimentato le atrocità del campo di lavoro forzato sovietico di Ercevo. E proprio quella terribile esperienza viene narrata nella sua opera “Un altro mondo”, pubblicata per la prima volta nel 1951 a Londra, e che rappresenta una delle più importanti testimonianze letterarie sul gulag. Nella Polonia comunista le sue opere vengono vietate, ed occorre attendere fino al 1988 perché sia possibile pubblicare in modo legale il volumetto “La torre ed altri racconti”. Come giornalista, è stato cofondatore e corrispondente della rivista “Kultura” (pubblicata dal 1947 al 2000).
L’inaugurazione della mostra si terrà il 9 maggio alle ore 18,00 presso il Museo della Letteratura Adam Mickiewicz a Varsavia (Rynek Starego Miasta 20).