Dare un nome alle lingue comporta in qualche misura un’implicita adesione ad un modello teorico e culturale indiscusso, ieri come oggi, che dona una identità univoca alla complessità di storie ed esperienze che compongono la cultura linguistica di comunità e territori. Discuteremo i presupposti teorici delle categorizzazioni, medievali e moderne, dell’’oggetto lingua’ insieme con le implicazioni ideologiche legate al loro uso e la possibilità che esse rappresentino piuttosto che una realtà indiscutibile una metafora entro la quale vengono trasformate le relazioni sociali fra milioni di persone.
Nadia Cannata è ordinaria di Linguistica Italiana presso l’Università di Roma La Sapienza. Post-Doctoral Fellow della British Academy, Fellow dell’Harvard Center for Italian Renaissance Studies a “Villa I Tatti”, grantee del Leverhulme Trust Fund della British Academy e dal 1992 al 2001 ha insegnato presso l’Università di Reading. In anni recenti si è dedicata allo studio del rapporto fra oralità e scrittura in epoca medievale e moderna. Dirige il progetto EDV – Italian Medieval Epigraphy in the Vernacular e EUROTALES – Museo laboratorio delle voci d’Europa.