Con il Magnificat, opera “alchemica” costruita dentro e attorno al meraviglioso cantico biblico, Michele Sganga intende presentare a un pubblico quanto più vasto possibile il suo personalissimo modo di intendere la dimensione del sacro e il respiro della spiritualità.
Ma il senso di fondo dell’opera rimane quello di un sentito omaggio al femminile, attuato attraverso la lunga cantata, articolata e complessa, che stupisce ed emoziona sin dal primo istante. Il Magnificat per soprano e pianoforte di Sganga incontra la straordinaria vocalità di Sara Della Porta: interprete preziosa che, uscendo dai binari del jazz, regala alla figura di Maria un’interpretazione lirica di commovente bravura, al contempo radicata nella tradizione e proiettata nel futuro.
Nella prima parte del concerto, Michele Sganga eseguirà una selezioni di sue composizioni per piano solo.
Michele Sganga è nato nel 1978 e resiede a Roma. Possiede una formazione accademica classica come pianista e compositore. Tuttavia, fin dall’inizio della sua carriera, ha coltivato un forte interesse per le contaminazioni creative, collaborando con artisti di diverse discipline e sperimentando diversi generi musicali. Il suo ampio repertorio come pianista va da Bach alla musica contemporanea, con una predilezione per Chopin e Liszt. Come compositore ha scritto musica per teatro, cinema e televisione, come pure musica da camera per voce e vari strumenti. Per Sganga la musica è una forma altissima di meditazione che con spontaneità e meraviglia ci ricorda ogni volta ciò che siamo intimamente, ci riconduce al nostro spirito.
Sara Della Porta è laureata col massimo dei voti e menzione al merito in Canto e Musica Antica, ha conseguito il “Certificat Superieur” sotto la guida di Rosa Maria Meister dove si specializza nel repertorio del primo barocco e in quello lideristico dell’800 e del ‘900 tedesco. Studia poi linguaggio jazzistico, approfondito presso la Saint Louis Academy di Roma, e linguaggio dell’improvvisazione jazz. La ricerca sul suono e sull’improvvisazione viene realizzata nell’ambito dell’ensemble Machine Project, lavoro discografico che prevede la collaborazione di prestigiosi featurings, e con The Spiral Quartet. Ha all’attivo diverse collaborazioni in formazioni che vanno dal duo al quintetto, in cui Della Porta si muove con libertà e consapevolezza travolgenti.
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